Questa pagina contiene brevi idee di storie dell'orrore basate su questo concetto.
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E se il tempo si fermasse, ma tutta la gente del mondo rimanesse cosciente?
In questo scenario, nessuna persona può muoversi, e neanche distogliere lo sguardo. Il suo mondo si riduce alle sensazioni di quell'unico istante, buone o sconvenienti che siano.
Come sopra, però soltanto una persona viene pietrificata; i suoi movimenti rallentano progressivamente man mano che si accorge di ciò che sta succedendo, in modo che la statua finale abbia una posa terrorizzata.
Simile all'immobilità universale: Un ciclo temporale in cui dopo pochi secondi ogni cosa si resetta. Di nuovo, dipende tutto da cosa stavi facendo in quel momento.
Il corpo di una persona è ricoperto da un sottile strato di adesivo che si incolla al primo oggetto che tocca, solidificandosi istantaneamente.
Simile ad Adesivo: la paura di rimanere attaccata alla persona che si sta toccando, o alla persona che è in questo momento più vicina.
È peggio quando ci si trova in un posto affollato, pieno di gente sconosciuta.
Questa citazione parla da sè:
«Dopo l'eruzione del Vesuvio, la città di Pompei venne sommersa da lapilli e pomici. Nello strato formato dal depositarsi di questi materiali, nel corso dei secoli si erano formati dei "vuoti": i corpi dei defunti si erano decomposti, ma la loro impronta si era mantenuta impressa nella cenere. [...] Il risultato era straordinario: un calco esatto della vittima sepolta sotto la cenere e i sedimenti, congelata nei suoi ultimi istanti di vita.»
Da La tecnica dei calchi, l'impronta delle vittime di Pompei.
Quello che mi dicevano i miei parenti quando strabuzzavo gli occhi: "ora passa l'angioletto e rimani così!"
L'eterno ritorno dell'uguale, descritto da Nietzsche:
«Questa vita, come tu ora la vivi e l’hai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non ci sarà in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovrà fare ritorno a te, e tutte nella stessa sequenza e successione - e così pure questo ragno e questo lume di luna tra i rami e così pure questo attimo e io stesso. L’eterna clessidra dell’esistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello di polvere!»
Da La Gaia Scienza.
Ogni azione che viene compiuta in questo universo ha conseguenze devastanti per un'altra realtà. Dalla più piccola scelta di come posizionare il tuo corpo dipende la vita o la morte di un numero indicibile di forme di vita. Tu sei una divinità.
Ogni contenuto pubblicato in rete rimane per sempre.
La paura di essere segnata da uno sbaglio, proprio o altrui.
Incidenti che causano la morte o una riduzione della qualità di vita. Tombe con il nome sbagliato. Equivoci.
Fantasmi che si ritrovano con gli stessi vestiti con cui sono morti. Fantasmi che rimangono collegati al luogo della loro dipartita, o ad un oggetto in particolare che non era significativo prima. Anime che, per via delle circostanze, rimangono incastrate tra la vita e la morte.
Le ultime parole dette prima di andare a dormire, o prima di morire, o in generale prima di concludere qualcosa, rieccheggiano all'infinito.
Le conseguenze di una scelta affrettata: uno spirito maligno che deve esaudire i tuoi desideri nel modo esatto in cui l'hai espressi, ma li prende alla lettera e con astuzia li trasforma in maledizioni.
Tatuaggi venuti male, vernice indelebile usata per sbaglio, cicatrici imbarazzanti.