Cosmoscopio

Una Storia

"Se tu vuoi bene a un fiore che sta in una stella: è dolce, la notte, guardare il cielo. Tutte le stelle sono fiorite." - Il Piccolo Principe.

Da qualche momento, è abitudine iniziare a raccontarla a partire da un Grande Botto.

Quando non c'era la nostra galassia, l'universo era composto prima da luoghi, poi da atomi e colori. Quando non c'era un posto da chiamare "casa", c'erano miriadi di stelle e sassi, nessuna più importante delle altre.

Ad una ad una, le stelle si appiattiscono intorno ad un sole: incastonate nella volta celeste, possono muoversi solo in altezza e azimut. Alcune pietre Vaganti iniziano a fare le giravolte, ma presto spariranno anche loro.

Tra le Vaganti, una sola rimane, privata delle sue consorti.

Il suo cielo è luminoso di giorno e buio di notte, senza né luna né stelle per rischiararlo: dormono ancora. Senza riferimenti, la casa Vagante non può più dirsi tale. Diventa una semplice casa.

Perde a poco a poco il nucleo, il mantello, le montagne, diventa una distesa liscia e omogenea di rocce e mari. Anche le sue vaste pianure minacciano di sparire, nel momento in cui una scintilla accende l'oceano.

Si forma la Vita, appaiono microscopici organismi di ogni forma e colore, per poi svanire inghiottiti dalle acque nel momento in cui uno di essi respira e arriva sulla terraferma. Niente più virus, batteri, malattie. Niente più alghe né parassiti.

Con ogni evoluzione arriva un'estinzione. L'ultima specie diventa adulta. Spazza via la Vita, il Cielo e la Terra che l'avevano sostenuta nella sua fanciullezza.

Senza cibo, senza acqua, per millenni si nutre di date, di battaglie, di vincitori. Inizia a perdere pezzi: ne rimane solo una civilizzazione, poi metà, poi neanche quella. Ti allontani anche tu.

Non è ridicolo raccontarla così?

Prendi un momento prima di tornare da me. Considera cosa siamo. Sei con me? Il sentimento si amplia di nuovo. Tornano la Vita, la Terra, la Morte, le Vaganti...

E tornano, ad una ad una, le stelle.